TECNICHE DI INTERVENTO
Barbara Facchetti
Psicologa e psicoterapeuta a Legnano, Rho e Milano
tecniche di intervento
La psicoterapia Cognitiva Costruttivista, l’approccio che pratico, considera come unico il modo in cui ognuno di noi attribuisce senso alla propria realtà e risponde agli eventi della vita attraverso i comportamenti, le emozioni e i pensieri.
In quest’ottica, il sintomo e il malessere che ognuno di noi sperimenta rappresentano il segnale che il complesso equilibrio tra i nostri stati interni e il mondo esterno si è incrinato.
Attraverso il colloquio e l’integrazione di differenti tecniche terapeutiche, lavoro con le persone per aiutarle a comprendere l’origine del disagio sperimentato ed a individuare strategie utili per superare il problema, favorendo, così, un nuovo e più flessibile adattamento alla vita.
Mi piace pensare che nel mio lavoro non porto esclusivamente tecniche, capacità acquisite ed esperienza, ma anche una parte del mio modo di essere. Considero il mio percorso di terapia personale una parte fondamentale della mia formazione, durante il quale ho potuto mettermi “dall’altra parte” e sperimentare direttamente la capacità trasformativa e terapeutica dell’approccio che propongo.
Il lavoro terapeutico diviene così un processo di ricerca e scoperta a quattro mani – approccio collaborativo – all’interno del quale la persona e il terapeuta svolgono ruoli distinti, ma complementari: la prima è l’esperta del proprio mondo (eventi, relazioni, emozioni, pensieri e percezioni), il secondo è l’esperto dei metodi e degli strumenti del contesto terapeutico.
E.M.D.R.
L’E.M.D.R. (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing), desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e delle problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
È un approccio interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato. La terapia E.M.D.R. ha dimostrato un’evidente efficacia nel trattamento di ricordi disturbanti legati a disastri ambientali, incidenti, procedure mediche, atti violenti, abusi fisici e psicologici, abusi infantili, bullismo, lutti, divorzio e di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, i sintomi somatici e le dipendenze. L’approccio E.M.D.R. è basato sul modello di elaborazione adattiva dell’Informazione (AIP). Secondo l’AIP, l’evento traumatico vissuto dalla persona viene immagazzinato in memoria in modo disfunzionale insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento.
Tutte queste informazioni restano “bloccate” e, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio, fino a causare l’insorgenza di patologie come disturbo da stress post traumatico (PTSD), ansia ed altri disturbi psicologici.
L’E.M.D.R. si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per sbloccare il sistema innato di elaborazione dell’informazione. Dopo una o più sedute di E.M.D.R., i ricordi disturbanti legati all’evento hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. I pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, e le emozioni e sensazioni fisiche negative si riducono di intensità.
(Cit. emdr.it)
Flash Technique
La Flash Technique è un intervento terapeutico recentemente sviluppato dal Dott. Phil Manfield (terapeuta, supervisore e trainer E.M.D.R.) per ridurre il disturbo associato a ricordi traumatici o altri ricordi angoscianti.
La Flash Technique sviluppata originariamente come aggiunta alla fase di preparazione dell’ E.M.D.R., nella pratica clinica si sta rivelando un intervento completo ed efficace nel ridurre il livello di disturbo associato a ricordi dolorosi.
Come l’E.M.D.R., la Flash Technique utilizza la stimolazione bilaterale, ma richiede al paziente un contatto breve e minimo con i contenuti traumatici dell’esperienza, rendendo possibile l’elaborazione di esperienze angoscianti anche a chi fatica a stare in contatto con l’esperienza emotiva associata.
Terapia di coppia Focalizzata sulle emozioni (EFT)
La Psicoterapia di coppia Focalizzata sulle Emozioni (EFT) è stata sviluppata dalla Dott.ssa Sue Johnson e Dott. Les Greenberg negli anni ‘80 partendo dalla teoria dell’attaccamento (John Bowlby). In questo approccio, i conflitti di coppia vengono letti come un’esperienza in cui i partner rimangono bloccati in un ciclo di interazione negativo, pieno di emozioni rabbiose e dolorose, che provoca tristezza e grande distanza emotiva.
Le emozioni sono al centro del processo terapeutico.
Le coppie che affrontano un percorso EFT sono aiutate a identificare, esprimere e gestire meglio le proprie emozioni. Questo permette di far emergere “leggere” cosa si cela sotto i comportamenti e gli affetti i reattivi, come la rabbia, per poterlo gestire con modalità più flessibili e adattive. Sapere quali sono i motivi e le emozioni alla base dei comportamenti aiuterà entrambi i partner a comprendere e a rispondere ai bisogni emotivi del proprio compagno, nonché a ritrovare il senso di connessione emotiva perduto.
Gli obiettivi principali della EFT sono:
- identificare il ciclo disfunzionale che allontana emotivamente la coppia;
- ampliare e riorganizzare le risposte emotive;
- creare rispetto e un legame sicuro e durevole;
- costruire relazioni di aiuto e supporto reciproco.
Psicoterapia Sensomotoria
La Psicoterapia Sensomotoria (PSM) è stata sviluppata dalla Dott.ssa Pat Ogden a partire dagli anni ’80. Utilizza strumenti di osservazione e di intervento rivolti principalmente al corpo, che è considerato come l’elemento centrale dell’intervento psicoterapeutico. La Psicoterapia Sensomotoria è un approccio integrato in cui i principi della terapia orientata al corpo, delle neuroscienze e della teoria dell’attaccamento si uniscono in un molteplice ed efficace metodo di trattamento.
Il terapeuta si concentra sulla postura, sulle tensioni muscolari, sui movimenti, incoraggiando il paziente a osservare e a essere consapevole della relazione che esiste tra il corpo, le proprie convinzioni/pensieri e le proprie emozioni. Il paziente è guidato a notare come il modo di pensare a sé influenza l’organizzazione fisica e come le parole e il contenuto descritto nel qui ed ora della terapia, influenzino le sensazioni e i movimenti.
L’obiettivo è confrontarsi gradualmente con i ricordi disturbanti, principalmente attraverso la componente sensomotoria, tenendo inizialmente disconnessa la dimensione emotiva e cognitiva.
Attraverso questa crescente integrazione mente-corpo, la persona acquisisce una progressiva capacità di regolazione emotiva, autoriflessività e un maggiore senso di padronanza e competenza.
Per la sua flessibilità e adattabilità, utilizzo spesso questo approccio clinico insieme ad altre tecniche.
Schema Therapy
Ideata dal Dott. Jeffrey E. Young, la Schema Therapy è un approccio terapeutico pensato per elaborare i traumi emotivi del passato che manifestano i loro effetti anche nel presente.
Focus principale della Schema Therapy sono le emozioni, i bisogni delle persone ed i rapporti primari, ossia quelli che si creano durante l’infanzia con le figure genitoriali. Secondo la Schema Therapy i bisogni universali non soddisfatti durante i primi anni di vita e le esperienze emotivamente stressanti vissute nell’infanzia e nell’adolescenza, possono generare comportamenti disfunzionali, i cosiddetti Schemi Maladattivi Precoci, ovvero un insieme di emozioni, sensazioni e comportamenti che nascono come naturale risposta al bisogno insoddisfatto.
Grazie alla Schema Therapy, le persone imparano a riconoscere gli schemi disfunzionali che li imprigionano, ad interromperli e a relazionarsi in modo più adattivo con le figure significative della propria vita.